Ci chiamiamo Sara (classe ‘89) e Gabriele (classe ‘90) e ci
conosciamo da quando siamo piccoli perché siamo cugini.
Siamo cresciuti insieme passando da Monopoli, giochi
all’aperto e giri con le nonne a fare la spesa. Le diatribe non erano mai
poche: succo alla pera o alla pesca, Estathè al limone o alla pesca? Opposti in
tutto, anche nella fede calcistica della città della madonnina, Sara è
milanista, Gabriele interista. Però una passione ci ha unito: il cibo!
Chi è Sara?
Chi è Sara?
Sono
stata trascinata in questo progetto da Gabriele e mi è subito piaciuto! Mi sono
detta, è vero non cucino per passione… ma mangio per amore! Ho quindi deciso di
contribuire con consigli e opinioni sui ristoranti. La base sarà a Milano, location
preferita per le mie serate gourmet e non solo, amplierò con luoghi e cucine
che arrivano dai miei viaggi. Non voglio dare voti perché non mi piace, voglio
solo raccontare la mia personale opinione, con chi ho cenato, come era
l’atmosfera, un diario di viaggio, che concluderò con un semplice “DA PROVARE?”
e la mia risposta.
Che dire di me? Amo lo shopping compulsivo, specialmente le
scarpe, il mio motto è: “Dai a una donna le giuste scarpe e conquisterà il
mondo!”. Amo definirmi PastaLover e CoffeeAddicted (rigorosamente amaro sia
chiaro!), mi piace provare posti nuovi e piatti speciali, tra pesce e carne
scelgo pesce, ma assaggio tutto… specialmente se cucinato da Gabriele! ;)
Chi è Gabriele?
La passione per la cucina in me nasce fin da piccolo, quando stressavo mia nonna per poterla aiutare ai fornelli e venivo puntualmente cacciato via, perché la cucina non è un gioco da bambini, ma una cosa seria!!!
Chi è Gabriele?
La passione per la cucina in me nasce fin da piccolo, quando stressavo mia nonna per poterla aiutare ai fornelli e venivo puntualmente cacciato via, perché la cucina non è un gioco da bambini, ma una cosa seria!!!
Quindi ho covato in me questo interesse fino alla veneranda
età di 23 anni quando ho poi deciso di mettermi seriamente (più o meno) ai
fornelli, un modo come un altro per rilassarmi dopo una giornata in università.
Tra i primi consigli chiesti a mamma e papà e qualche piatto
uscito male ho iniziato a farmi un nome come cuoco in famiglia, sfornando
qualche squisitezza e cercando di affinare sempre di più la tecnica e la
presentazione dei piatti, spingendomi anche oltre i confini del nostro paese
alla ricerca di nuovi sapori e profumi.
Quando ci si approccia alla cucina bisogna ricordarsi che “ Non
tutti possono diventare dei grandi artisti ma un grande artista può celarsi in
chiunque.” Nessuno di noi è negato per la cucina, bisogna solo
avere la voglia, la passione e il tempo da dedicarci, la cosa fondamentale
inoltre è pensare per chi stai cucinando, perché quando cucini stai sempre
pensando a qualcuno, altrimenti stai solo preparando da mangiare.