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mercoledì 29 marzo 2017

Una trattoria a tema

Where: Piaceri di patata, Via Salasco 34, 20135 Milano
Who: Sara, Gloria (Pasticcino di soprannome, blogger di professione), Chiara (una romana trapiantata a Milano) e la dolce Irene in visita da Zurigo
What: patate in tutti i modi!
Why: Irene era in visita a Milano, ghiotta occasione per una cena!

Ciao Gastronauti, oggi vi racconto di un posto unico nel suo genere. Siamo a Milano, zona Bocconi/Porta Romana. Il nome è molto buffo… “Piaceri di patata”. Non trae in inganno, la patata regna sovrana in tutti i piatti!
L’ambiente è molto caldo e rustico, da trattoria con la tovaglia a quadretti. Mio papà ha sempre detto che per lui una trattoria non è tale se non ha la tovaglia a quadretti e mi ha tramandato questa "fissazione".

Le due ragazze che ci sono nel locale sono molto disponibili e quando vengono al tavolo chiedono se è la prima visita, se la risposta è sì, come nel nostro caso, sfoderano un Ipad con le foto di tutti i piatti così da fornire un’idea chiara di che cosa si ordina.
Dopo questa precisa spiegazione abbiamo scelto! Io ho preso degli gnocchi di patate viola con melanzana e pesce spada e le altre hanno invece optato per gli gnocchi di patate dolci con taleggio e radicchio. Entrambe le versioni erano buone, la mia più delicata, l’altra aveva il taleggio e il radicchio che regalavano un sapore bello deciso.
 

I piatti sono molto abbondanti e si sa, la patata riempie, quindi io mi sono fermata e ho assaggiato da Chiara una fetta di patata ripiena con salsiccia e fonduta di raclette, evviva le calorie! 😂


Ci siamo però lasciate lo spazio per il dolcino, abbiamo provato una classica panna cotta al cioccolato, una millefoglie al cioccolato e una cake di patate dolci. Tutta la nostra cena è stata accompagnata da una bottiglia di Dolcetto.


Gastronauti’s tips & tricks: il posto vuole essere una trattoria con un ambiente familiare e semplice. Quindi non aspettatevi un locale chic ma un posto tranquillo dove passare una cena o un pranzo easy quando avete voglia di uscire senza svenarvi. Il prezzo è interessante, abbiamo pagato 17€ a testa, anche perché l’elemento base, la patata, è di per sé un elemento povero, e i piatti riempiono, quindi difficilmente ordinerete antipasto, primo e secondo. A posteriori i dolci sono la cosa che ci è piaciuta di meno, c’è margine di miglioramento. La zona purtroppo fa disperare per il parcheggio, solo all’uscita abbiamo scoperto che il ristorante offre un parcheggio convenzionato, quindi se vi dovesse servire informatevi. DA PROVARE? Il Gastronauta dice “Sì, per una cena senza impegno, e ovviamente solo se vi piacciono le patate 😊

 

venerdì 24 marzo 2017

Il Dim Sum come street food


Where: La ravioleria Sarpi, via Paolo Sarpi 27, 20124, Milano
Who: Sara & Mamma
What: Ravioli cinesi (Dim Sum)
Why: … ne parlavano tutti, volevo assolutamente provarlo!

Ciao Gastronauti! Oggi è il turno di uno street food, la bella stagione è nell'aria e nei vari giretti può far comodo avere un posto dove poter mangiucchiare qualcosa per strada. Siamo nel cuore della chinatown milanese, in Paolo Sarpi, e il posto è… La ravioleria Sarpi.
 
 

Il concept: usare la carne della Macelleria Sirtori, la vetrina lì di fianco, una Bottega Storica di Milano, aperta nel 1931 e fare, al momento, con una cucina che definirla a vista è riduttivo, dei super freschi dim sum!
Questo locale sta andando per la maggiore, preparatevi quindi a fare un po’ di fila, ma tranquilli, il servizio è molto veloce, quindi la vostra attesa non sarà eccessiva. Nel menù ci sono i dim sum di 3 tipi: maiale e verza, manzo e zenzero, e vegetariani. Noi abbiamo provato quelli al manzo e quelli al maiale, buonissimi! A gusto ho preferito il manzo, ma anche il maiale si difendeva bene!
 
 
Nel menù c’è anche una crepes, anch’essa fatta sul momento, con un ripieno di carne o di verdure. A vederla mi ha ispirato un sacco, al prossimo giro (perché di sicuro ci sarà) non mancherò di provarla! Come anche proverò sicuramente i “bao” della “nuova ravioleria Sarpi”, successiva apertura di street food della prima Ravioleria.
 
Gastronauti’s tips & tricks: lo Street Food, come anche l’orientaleggiante, a Milano dilaga. Se “Ghe Sem” vuole essere una versione un po’ più chic, questo posto è invece super autentico. Il concept mi piace un sacco, sarà anche che adoro i dim sum, ma secondo me il premio di street  food del Gambero Rosso se lo sono proprio meritato! La vaschetta di ravioli da 4 pezzi costa 3€ e la crepe 4€ o 4,5€. La spesa è assolutamente proporzionata a uno street food. Paticolare carino? Propongono un sacchetto di ravioli crudi da 8 pezzi a 5€ per poterli portare a casa e cuocerli in comodità. DA PROVARE? Il Gastronauta dice “se vi piacciono i dim sum, non potete saltare questa tappa!”
 

 

mercoledì 22 marzo 2017

Ghe Sem, il dim sum alla moda


Where: Ghe Sem, via Vincenzo Monti 26, 20123, Milano
Who: Sara, Antonio (mon amour), Silvia e Ema (la nostra coppia di mangiate preferita)
What: Ravioli cinesi (Dim Sum) in tutte le salse
Why: …parlavano tutti di Ghe Sem, dovevamo andarci anche noi!

Ciao viaggiatori del gusto! Oggi i Gastronauti vi raccontano di un posto che vuole essere un po’ un incrocio e portare un concept nuovo nel panorama milanese: dim sum (ravioli cinesi) con ripieno all’italiana e accompagnati da cocktail gourmet. Solo da questa descrizione, capite bene che i Gastronauti non potevano lasciarselo sfuggire. I compagni migliori per questa cena non potevano che essere Antonio, che preso per esasperazione deve assecondarmi, e Silvia e Ema, che sono le mie cavie preferite (grazieeee!).
Parliamo del locale. Noi siamo stati in quello in via Monti, ne ha aperto un altro in Isola. Il posto  è piccolino, quindi la prenotazione è d’obbligo. Al nostro arrivo la nostra prenotazione di The Fork non risultava, l’hanno risolta brillantemente offrendoci un prosecco e gli edamame. Quindi, causa disguido, abbiamo atteso un po’ più del dovuto, ma finalmente è arrivato il tavolo e il menù!

 
Abbiamo ordinato diverse tipologie di ravioli dividendoceli tra di noi, volendo, il ristorante offre anche la degustazione di 12 pezzi di Dim Sum, ma noi abbiamo preferito ordinare in autonomia. Che dire, ne abbiamo provati una grande varietà: fassona con cipolla caramellata, seppia e ikura, amatriciana, carbonara e carbonara di mare, parmigiana, salsiccia e broccoli, carne mista, insomma, davvero per tutti i gusti! La classifica personale di noi 4, fa vincere senza ombra di dubbio “’nduja e mascarpone”, seguito da “parmigiana” per me e Silvia e “amatriciana” per Tonio e Ema. I ravioli sono ben farciti e arrivano dentro i tipici cestini di bambù, che mantengono bene il calore (infatti l’ustione alla lingua è facile!).


 
Abbiamo scelto di provare tutti e 4 dei cocktail, erano molto diversi tra loro, ma tutti buoni, io ho bevuto “Asini che volano”, molto fresco e agrumato, senza essere dolce, incontrava il mio gusto! Ho apprezzato che nel menù dei cocktail, oltre agli ingredienti, fosse indicato anche il risultato finale (es: dolce, amaro, fresco, ecc.) perché spesso, solo dagli ingredienti, non è facile immaginare il risultato.
Per chiudere in dolcezza, ci siamo concessi tutti un dolcino. Io e Antonio una cheesecake al maracuja (una bomba!), Silvia una crostata di crema pasticcera e frutta, e Ema un tortino al cioccolato.


 
Gastronauti’s tips & tricks: se di cinese ci sono i dim sum, di milanese, oltre al nome, c’è di sicuro il prezzo! Il concept è molto convincente a mio parere, i cocktail sono buoni, però per uscire sazi, dovete calcolare almeno 4 o 5 coppie di ravioli (la coppia di ravioli va dai 4 ai 7€). Insomma diciamo che noi, con quello che vi ho descritto prima, abbiamo speso circa 38€ a testa. Magari suggerirei di considerarlo come un pre-cena, quindi bersi un cocktail (davvero buono!) e qualche raviolo, così da spendere il giusto. DA PROVARE? Il Gastronauta dice “se vi piacciono i dim sum e volete testare il concept Cinesità + Milanesità, è da provare!"

giovedì 16 marzo 2017

Cena in centro città

Where: Nerino Dieci trattoria, Via Nerino, 10, 20121 - Milano
Who: Sara, e Maria Grazia (“madrina” di soprannome, super mamma di professione)
What: Cucina mediterranea
Why: …perché volevo assolutamente far provare questo posto alla mamma

Ciao Gastronauti, dove vi porto oggi? Siamo da Nerino Dieci Trattoria, in via Nerino, una traversina di via Torino, in pieno centro milanese. Questo ristorante è davvero speciale, di quelli che rientrano nella tipologia “volete fare colpo”, e soprattutto, che si è guadagnato a pieno diritto un posto tra i miei “favorite”. E’ un ristorante che è una garanzia, ogni volta che ci vai mangi bene, insomma, è paragonabile al classico tubino nero nell’armadio, si può usare in tutte le occasioni, non stanca mai e soprattutto non passa mai di moda!
 
 
I tavoli sono apparecchiati in maniera semplice ma curata e l’ambiente risulta essere caldo e accogliente. Per prima cosa ci hanno portato un prosecchino di benvenuto, dopodiché i menù sono arrivati. Il ristorante offre sia carne che pesce e hanno anche un menù dedicato alle cozze. Noi abbiamo optato entrambe per scelte di pesce (da qualcuno avrò pur ereditato questa deviazione in fondo!). Per iniziare, mia mamma ha ordinato dei gamberoni incamiciati al lardo e salvia, pesce saporito e piatto ben bilanciato, io invece ho provato le cozze all’nduja, una bomba! Davvero buonissime, avevo già provato da loro anche la variante con arancia e zenzero, non riesco a dirvi quale mi sia piaciuta di più.
 
 
 
Per i primi ho consigliato a mia mamma il piatto che, per me, è la loro carta vincente, i tagliolini nerino. Sono tagliolini al nero di seppia con vongole e ‘nduja. Io invece, ho preso degli spaghetti integrali con crema di broccoli e mandorle e capesante. Entrambi i piatti erano gustosi, le dosi generose e ben presentati.

 
Pur essendo già piene non abbiamo voluto rinunciare a un dolcino… io ho scelto i cannoli bricolage (come vedete dalla foto possono essere costruiti a proprio piacimento) mentre mia mamma ha preso la tartaten di mele con gelato.

 
Gastronauti’s tips & tricks: Il ristorante ha la comodità di essere in pieno centro, quindi facilmente raggiungibile da tutti, la scelta è ampia, accontenta tutti i gusti e, elemento da non sottolineare, il prezzo è concorrenziale. Per quello che vi ho descritto con anche due calici di vino e due caffè, abbiamo speso 63€. Premunitevi, questo ristorante è molto gettonato, quindi siate consapevoli che dovete prenotare per tempo, soprattutto, se volete andarci di weekend. DA PROVARE? Il Gastronauta dice “Sì, senza ombra di dubbio! Provare per credere!”

giovedì 9 marzo 2017

Vellutata di patate, carote, sedano, finocchietto selvatico, rosmarino e curcuma con ricotta salata

Beh che dire? Una ricetta perfetta per questo periodo nel quale tutti puntiamo a perdere i chili di troppo in vista dell'estate e della prova costume 😏
Sfruttiamo la carota, un'altra delle verdure segnalate per marzo (12-verdure-di-stagione )
cominciamo Gastronauti!

Difficoltà:
*°°°°
Tempo:
****°


INGREDIENTI:

  • Carote (2)
  • Costa di sedano (2)
  • Patate (4 o 5)
  • Finocchietto selvatico (il ciuffetto)
  • Rosmarino
  • Ricotta salata
  • Curcuma
  • Sale&Pepe
  • Olio


PROCEDIMENTO:

Puliamo le verdure tagliamole a tocchetti per velocizzarne la cottura.

Mettiamo una giusta quantità di acqua a bollire, saliamo e mettiamo all'interno le verdure a cuocere per circa un'oretta.

Quando saranno cotte, aggiungiamo la curcuma e passiamo il tutto col minipimer ricavandone la nostra vellutata.

TIPS & TRICKS:
Servire tiepida, aggiungendo qualche pezzetto di ricotta salata e del finocchietto selvatico, che danno quel tocco in più di sapore! E... Buon appetito!



Paccheri con radicchio, salsiccia e ricotta salata.

Cari Gastronauti, oggi vi proponiamo una ricetta con un'altra delle verdure di stagione dell'elenco di marzo... il radicchio! (12-verdure-di-stagione)
Ve lo proponiamo come condimento della pasta, in una versione molto gustosa e saporita! Cominciamo!

Difficoltà:
**°°°
Tempo:
***°°


INGREDIENTI:

  • 300g di paccheri
  • 100 g di radicchio
  • 1 scalogno
  • 1 salsiccia mantovana (120g)
  • un bicchiere di vino rosso
  • 100 g di ricotta salata
  • Olio, Sale&Pepe

PROCEDIMENTO:

Portate a bollore l’acqua e, quando è pronta, salatela e buttate la pasta.
In una padella antiaderente, fate rosolare lo scalogno con un filo di olio e lasciate dorare per qualche minuto.

Aggiungete il radicchio lavato e tagliato a striscioline sottili.

Salate e pepate.

Aggiungete la salsiccia sgranata e privata della sua pelle e fate rosolare qualche minuto. 

Aggiungete il vino rosso e lasciate evaporare, questo passaggio serve per sgrassare un po' la salsiccia.

Abbassate la fiamma e continuate la cottura per altri 7 – 8 minuti. Aggiungete dell’acqua, in caso la preparazione dovesse asciugarsi troppo.

Quando la pasta è pronta, scolatela e versatela direttamente nella terrina con la ricotta a cubetti e il condimento di radicchio e salsiccia mescolando bene.

TIPS & TRICKS:
Prima di servire possiamo dare una spolverata di pepe. E, come sempre, Buon appetito Gastronauti! 😊



Pasta con crema di fave e finocchietto

Oggi i Gastronauti vi portano al Sud Italia con una ricetta tradizionale siciliana della cultura contadina, che ha come protagonista il finocchio, una delle verdure di stagione che vi avevamo proposto per Marzo → 12-verdure-di-stagione
 
Difficoltà:
*°°°°
 
Tempo:
*°°°°

INGREDIENTI:
  • 400g di fave precotte
  • un mazzetto di finocchietto selvatico
  • 300g di pasta
  • Sale, olio & pepe


PROCEDIMENTO:

Pulire bene il finocchietto, tagliarlo a pezzi e metterlo da parte. Mettere le fave sgusciate in acqua fredda per una notte (noi abbiamo usate quelle in scatola, precotte). Mettere le fave a bollire in abbondante acqua, aggiungere i finocchietti tagliati (conservarne qualche rametto) e far cuocere, a fiamma dolce, per un paio d’ore.

A fine cottura, scoliamo e frulliamo il tutto, aggiungendo qualche cucchiaio di acqua di cottura per ammorbidire la crema, aggiustiamo di sale e quando la pasta sarà pronta amalgamiamo il tutto in padella saltandola per qualche minuto e completandone la cottura.

Servire spolverando con il pepe, condire con l’olio.... Ed ecco a voi il risultato!

 

mercoledì 8 marzo 2017

A zonzo per Zurigo

Oggi i Gastronauti vi portano nella patria del formaggio, del cioccolato e degli orologi. Ebbene si, siamo in Switzerland, per la precisione a Zurigo! 😊

Il viaggio è stato un viaggio di piacere, infatti sono venuta qui per trovare Irene, un'amica che lavora qui da un po’ ormai. Sono arrivata il venerdì sera abbastanza tardi, e quindi, viste anche le temperature non proprio ottimali del periodo, ci siamo rifugiate a casa! Sabato mattina in piedi e via a girare per la città! Con il tram ci siamo avvicinate al centro e da lì Irene mi ha guidata in un tour a piedi. Abbiamo fatto una passeggiata lungo il lago di Zurigo. Il tempo è stato clemente, c’era un pallido sole ad illuminare il nostro giro.


 
Per pranzo abbiamo deciso di fare una sosta abbastanza veloce, ci siamo quindi fermate in un localino, “Sternen Grill”, che aveva la fila fuori. Irene me l’ha consigliato per il tipico Bratwurst, il panino con la salsiccia. Molto buono! Ci siamo poi divise una porzione di patatine fritte e abbiamo innaffiato il pranzetto con una buona birra.
 
 
Il pomeriggio abbiamo proseguito il giro della città, fermandoci in un bar (Milchbar Cafè) per un caffè e per recuperare un po’ di caldo. Ho notato che, nonostante facesse freddo, i locali con i posti all’aperto pullulavano di gente. Vengono infatti messe delle coperte sulle sedute per coprirsi ben bene e riuscire a resistere all’aperto. Dopo aver perlustrato il centro e ammirato la città, siamo tornate a casa per stare un po’ tranquille.
 
Dopodiché siamo uscite nuovamente per andare a cena. Il ristorante l’ha scelto Irene, le avevo chiesto un posto dove si potesse gustare la fonduta e sono rimasta più che soddisfatta! Il ristorante prescelto si chiama “Le Dezaley”. Il menù offriva vari piatti tipici e noi appunto abbiamo deciso di lanciarci sulla fonduta. Amanti del formaggio tenetevi forte! Una vera goduria. Ci sono stati portati al tavolo due contenitori tipici per la fonduta, quelli con la fiamma sotto per intenderci. I contenitori erano due perché abbiamo scelto di provare due tipi di fondute, una liscia e una con i funghi. Noi abbiamo scelto di accompagnare la fonduta con il pane e le patate novelle bollite. Volendo ci sono anche i sottaceti, che però non erano di nostro gusto! Il pasto è stato accompagnato da un po’ di vino rosso. Uscite dal ristorante abbiamo fatto una passeggiata per smaltire il tutto. Era la prima volta che provavo la fonduta: una bomba, ma è anche bella pesantuccia J
 
 
La domenica siamo andate a farci un ultimo giretto nella zona industriale della città da breve riqualificata. Purtroppo è stato poi il momento di salutare Irene e fare ritorno a Milano… Ire grazie della compagnia e See you soon!
Gastronauti’s tips & tricks: veniamo a noi cari compagni di viaggio e di gusto. Per prima cosa, treni che fanno la tratta Milano-Zurigo ce ne sono in abbondanza, prenotateli per tempo così da risparmiare. Io ho prenotato un mesetto prima e ho pagato 24€ andata e ritorno. Per i mezzi ho fatto l’abbonamento giornaliero così da poter stare tranquilla su tutti i vari pullman/tram usati per girare la città. Il clima è abbastanza freddo quindi copritevi bene! Veniamo al tasto dolente… so che ci state pensando… I franchi! Ebbene si, posso confermarvi che la città è decisamente cara, pur partendo come base da Milano, i prezzi qui non sono paragonabili! Quindi nulla, rassegnatevi e preparatevi a pagare caro quasi tutto J Sarà che sono di parte perché andavo a trovare un’amica, ma a me la città è piaciuta. E’ molto tranquilla e ordinata e il lago regala degli scorci molto suggestivi!
 
 
 

 

domenica 5 marzo 2017

Bucatini con merluzzo e asparagi su letto di mozzarella di bufala

Bentornati esploratori del gusto! Oggi è il turno di un'altra verdura di stagione: gli asparagi! Ve li propongo in quella che considero una delle mie ricette meglio riuscite da punto di vista estetico e della presentazione, perché si sa, un piatto inizi a mangiarlo dal momento in cui lo vedi. 😀


Difficoltà:
**°°°
Tempo:
**°°°


INGREDIENTI:
  • Asparagi, 1 mazzo (500g)
  • Merluzzo
  • Bucatini (x4 persone)
  • Mozzarella di bufala
  • Sale&Pepe, Olio



PROCEDIMENTO:

In un tegame con i bordi alti mettete a bollire l’acqua e quando ha raggiunto l’ebollizione salatela.

Lavate bene gli asparagi togliete la parte finale del gambo che è dura (potete utilizzarla per altre preparazioni, come minestroni o frittatine).
Quando l’acqua bolle mettete il mazzo di asparagi nella pentola, le punte devono restare fuori dall’acqua per circa 2 centimetri.
Fate bollire l’acqua per 10 minuti circa a fiamma media, dopo gli 8 minuti controllate la cottura con una forchetta, i tempi di cottura dipendono molto dalla grandezza degli asparagi e dalla
freschezza.

Quando pronti, con una schiumarola li tiriamo fuori dall'acqua, questa potremo riutilizzarla per insaporire la pasta, che infatti metteremo a cuocere proprio qui.

Nel mentre tagliamo a cubetti la fetta di merluzzo, che salteremo brevemente in padella con un filo d'olio e le teste di asparagi.

Infine, nell'attesa prepariamo l'emulsione di mozzarella di bufala, utilizzando il minipimmer, frullando la mozzarella con un goccio di latte.

A questo punto i bucatini saranno pronti, li scoliamo e componiamo il piatto, creando un letto di mozzarella di bufala, un nido di pasta e la dadolata di merluzzo e teste di asparago.

Buon appetito Gastronauti!



mercoledì 1 marzo 2017

12 verdure di stagione




1. Asparago: ricco di acqua, povero di sodio e di calorie, è anche diuretico e quindi particolarmente adatto alle diete dimagranti. Contiene buone quantità di fosforo, calcio, potassio e caroteni. Si distingue in base al colore, che può essere bianco, violetto o verde.


2. Finocchio: povero di calorie e ricco di fibre, il finocchio è un alimento depurativo che contiene numerosi sali minerali, come potassio, calcio, fosforo e magnesio. In base alle caratteristiche morfologiche viene distinto in maschio (se ha forma bombata) e femmina (dalle fattezze più affusolate). Può essere preparato in insalata, cucinato al vapore o bollito, in umido o gratinato.

3. Bietola da costa: detta anche bieta o bida, costituisce una buona fonte di carotenoidi, vitamina C e K, contiene potassio, calcio, fosforo, magnesio e inulina. Ne esistono due varietà: una da consumare previa cottura, dalle foglie grandi e dalle coste bianche e carnose, l'altra con fogliame più piccolo, viene chiamata bietola da taglio o erbetta.

4. Carciofo: è una pianta che discende dal cardo selvatico che viene coltivata per le sue infiorescenze immature, le cui foglie prendono il nome di brattee. Contiene numerosi sali minerali come sodio, potassio, calcio, fosforo e magnesio. Si consuma crudo, in pinzimonio oppure in insalata, cotto in umido, al forno, bollito o alla romana.


5. Carota: in base alla cultivar può assumere diverse forme e colorazioni. Ricchissima di caroteni, è una preziosa fonte di potassio, calcio e fosforo.
6. Cavolo: le numerose varietà che appartengono a questa tipologia di ortaggio vantano molteplici proprietà benefiche. Ricco di sali minerali (potassio, calcio, fosforo, magnesio), contiene carotenoidi e vitamina C.


7. Porro: formato da foglie, denominate guaine, che sovrapponendosi formano una sorta di cilindro, il porro appartiene alla stessa famiglia di aglio e cipolla. Oltre a caroteni, vitamina K, contiene numerosi sali minerali quali calcio, fosforo e potassio.

8. Radicchio: in base alle varietà si consuma crudo in insalata, cotto alla piastra, al forno o stufato. Ipocalorico e depurativo, contiene potassio, calcio, fosforo, inulina. Nella tipologia precoce si caratterizza per un gusto più dolce, in quella tardiva presenta invece note più amarognole.

9. Topinambur: questo tubero è conosciuto anche con il nome di carciofo di Gerusalemme, rapa tedesca o patata del Canada. Costituisce una buona fonte di inulina (aiuta a riequilibrare la flora intestinale), potassio, magnesio, fosforo e vitamine del gruppo B. Ha pochissime calorie e, grazie ai sali potassici, è un prezioso alleato contro la ritenzione idrica.

10. Sedano: fonte di sodio, potassio, calcio, fosforo, magnesio e carotenoidi. È inoltre ipocalorico, ricco di acqua e fibre.

11. Spinacio: questo ortaggio erbaceo viene consumato in insalata, se novello, oppure previa cottura e trova impiego in moltissime preparazioni. Contiene una buona quantità di sali minerali (sodio, potassio, calcio, fosforo, magnesio), vitamine del gruppo B, vitamina C e K. (Ricette:Involtini bologna e spinaci)

12. Cicoria: questa specie comprende piante selvatiche e coltivate, che in base alle varietà vengono consumate prevalentemente crude (come la cicoria cimata) o cotte (cicoria catalogna). Ipocalorica, contiene calcio, fosforo, potassio, caroteni e vitamina K.



Carpacci, crudi e taglieri... SOLARI

Where: Sapori Solari, via Anguissola 54, 20156, Milano
Who: Sara, Antonio (mon amour), Silvia e Ema (la nostra coppia di mangiate preferita)
What: Salumi e formaggi
Why: … perché è un posto da provare!

Ciao viaggiatori del gusto! Oggi i Gastronauti vi parlano di un posticino del cuore, uno di quelli che, lo ammetto, si è guadagnato un posto tra i miei preferiti. Ho invitato Silvia e Ema a cena fuori e ho suggerito “Sapori Solari” perché ci ero già stata e aveva fatto colpo nel mio cuore, o meglio nel mio stomaco!
La zona non è delle più frequentate per le uscite serali, ma ogni tanto si può fare un’eccezione. Nonostante il nome infatti, non fatevi ingannare, non siamo in zona Solari, ma in zona Bande Nere. Il posto si definisce una “salumeria bistrot”. Da fuori infatti, potrebbe sembrare una salumeria, dentro però il locale offre dei tavoli in legno, un ambiente semplice, ma che risulta caldo e accogliente fin dal primo impatto.
Viene proposto il menù degustazione, che comprende vari taglieri, non mi riferisco ai classici taglieri da “aperitivo scarsone milanese”; questi sono infatti dei "signor taglieri". I giovani proprietari vi spiegano ogni volta cosa contengono e l'ordine consigliato, e concludono con un simpatico “buon viaggio!”.
In generale la degustazione è così composta: un tagliere di carpacci, uno di crudi, uno di cotti e uno di formaggi. Assieme ai crudi vengono servite delle ricottine di bufala molto delicate condite con olio e pepe che si accompagnano molto bene alla carne cruda. Tra i cotti e i formaggi vengono portate delle verdure in pinzimonio e un’insalata di pomodori con avocado per rinfrescare un po’ il palato, in alternativa un’insalatina di carciofi con grana di bufala (un grana davvero buono!). Per accompagnare i formaggi invece ci sono stati portati dei fichi. Durante tutta la degustazione viene curato il cestino del pane per far sì che non sia vuoto… d’altronde salume chiama pane!
Tagliere dei carpacci
 
Tagliere dei crudi