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domenica 25 giugno 2017

All about… FISH!

Where: Seafood Bar Garibaldi, via Francesco Crispi 4, 20121, Milano

Who: Sara, Tonio e i nostri fidi compari Silvia, Ema

What:pesce

Why: Ogni occasione è buona per vederci

Ciao ragazzi, oggi vi parliamo di un posto dedicato al pesce, il nome infatti è già parlante “Seafood
Bar”. L’abbiamo scelto perché, insieme ai nostri compagni di cene Silvia e Ema, avevamo voglia di una cena a base di pesce. Il locale è piccolino, in un
angolo nascosto tra Corso Como e Corso Garibaldi, ottimo quindi anche per fare una passeggiata post cena.
Arrivato il menù, ci abbiamo messo un po’ a scegliere! C’è una sezione dedicata alle tartare, dalle più particolari come il gambero blu, alle più classiche come salmone e tonno; una sezione solo per il salmone e una sezione per le acciughe di Cantabrico.
Noi abbiamo optato per i seguenti antipasti:
Sara: Tris di Salmone in
Carpaccio, Norvegese, Sockeye, Marinato
Tonio: Tartare di gambero
rosso con stracciatella all’arancia
Ema e Silvia si sono divisi un crostone di pane e burro con acciughe di Cantabrico e una tartare di
ricciola.

Tutti gli antipasti ci hanno soddisfatto, la qualità del pesce, soprattutto dei crudi era tangibile, peccato solo per le porzioni un po' piccoline. Abbiamo poi scelto di proseguire con un primo piatto.

Silvia e Tonio: spaghetti
alla chitarra olio e peperoncino con tartare di gamberi rossi.

Ema: Pappardelle alla
carbonara di tonno e spada

Io ho scelto delle pappardelle con ragù di capesante e verdurine, le verdurine erano, a mio gusto, un po’ troppo acetate e coprivano quindi il sapore delicato delle capesante. Gli altri primi piatti invece ci hanno convinto molto di più! Gli spaghetti alla chitarra erano molto delicati e con un peperoncino servito intero, così che ognuno poteva scegliere se aprirlo, e quanto metterne. La carbonara era invece molto decisa come sapore e con un piacevole sentore di pesce affumicato.

Questa volta, senza indugio, abbiamo scelto tutti un dolce!

Silvia e Tonio: cheesecake
ai frutti di bosco

Sara: Tortino al
cioccolato caldo con gelato al burro salato e caramello

Ema: Mousse di mascarpone
con crema di mirtilli caldi.

Abbiamo accompagnato la nostra cena con una buona bottiglia di Pecorino.

Gastronauti’s tips & tricks: come vi accennavo l’elemento principe è il
pesce, in particolare le tartare, i crudi e gli affumicati. Essendo il protagonista un ingrediente di per se caro, il conto va da sé, lo segue. Noi, per quanto descritto e i caffè, abbiamo speso poco meno di 45€ a testa. Anche questa volta The Fork ci è venuto incontro con un piccolo sconto! L’unica pecca
secondo me sono le porzioni degli antipasti, queste, potrebbero essere un pochino più generose, vista la qualità ottima degli ingredienti. DA PROVARE? Il Gastronauta dice: “avete voglia di assaggiare dei piatti un po’ ricercati a base di pesce? Sapete
dove andare!”.

mercoledì 21 giugno 2017

La pizza di PIZZIUM

Where:Pizzium, Via Procaccini 30, 20154 Milano

Who: Sara & Anto, Teo & Martina

What: Pizza

Why: PIZZIUM sta spopolando…dovevamo provarlo! 

Ciao Gastronauti, oggi vi racconto di una pizzeria napoletana che sta spopolando a Milano: PIZZIUM. Premessa a Milano ormai v di moda la “non prenotazione” quindi anche qui la regola è confermata, vi assicuro però che arrivando in 4 persone alle 21 di sabato, alle 21.30 eravamo già accomodati con il menù in mano.

La particolarità del locale sono i piatti super colorati su cui vengono servite le pizze e tutto il resto. Noi abbiamo deciso di dividerci anche qualche bruschetta, una classica con pane preparato in casa, pomodorini rossi e gialli, basilico e olio extravergine d’oliva Frantoio di Molfetta e una con pane preparato in casa, stracciatella Antica Fattoria, alici di Cetara e olio extravergine d’oliva Frantoio di Molfetta.

 

Il menù presenta le cosiddette pizze regionali, un omaggio a tutta l’Italia d nord a sud. Di seguito le nostre scelte:

 

Teo ha scelto la Calabria: Pomodoro San Marzano Dop Agrigenus, fior di latte Caseificio Fior d’Agerola e spianata calabra piccante Salumi del Sannio.

 

Martina ha scelto una Sicilia, privandola delle acciughe.


Io ho preso una Liguria: Fior di latte Caseificio Fior d’Agerola, pomodorini gialli e rossi e pesto di basilico fatto in casa.


Antonio ha preso una Campania: Provola affumicata Caseificio Fior d'Agerola, salsiccia fresca artigianale Salumi Maestro Enrico e friarielli campani Sole e Terra del Vesuvio.

Teo e Antonio si sono anche lanciati nell’assaggio di un tiramisù e hanno promosso anche il dolce.

La pizza è veramente buona! Non sono un’esperta di pizze napoletane ma l’impasto mi è risultato essere molto morbido, molto digeribile (come quello di Briscola, ma più umido) e con un bordo che si lasciava mangiare volentieri, senza stufare. Quindi, anche se da non esperta, io la promuovo a pieni voti! :)

Gastronauti’s tips & tricks: che dire, la pizza mi ha veramente sorpreso in positivo! Inoltre nell’attesa all’esterno del locale sono state portate fuori due pizze per regalare degli assaggini mentre si aspetta il proprio turno, elemento che fa guadagnare un sacco di punti! Il conto è giusto, per quanto vi ho detto, quindi bruschette, pizza, un dolce, caffè e acqua abbiamo speso tra i 16 e i 17€ a testa. DA PROVARE? Il Gastronauta dice “decisamente sì, come recita PIZZIUM, la pizza è una cosa semplice!” 


 

lunedì 19 giugno 2017

Tartare & cocktail

Where: Crudo Milano, via Degli Assereto, 19, 20124, Milano
Who: Sara e Antonio
What: Tartare
Why: Cenetta in settimana

Ciao Gastronauti, oggi vi racconto di uno di quei locali del genere che sta prendendo piede a Milano, dove la cena viene proposta in accompagnamento a dei cocktail.
Il locale è “Crudo Milano”, situato tra Isola e il Palazzo della Regione. La vietta è abbastanza nascosta, uno di quegli angoli dove non sembra neanche di stare a Milano. All’ingresso c’è una ragazza molto solare che ci ha fatto accomodare nel dehor (elemento molto carino). Il menù è molto semplice e smilzo. Vengono proposti alcuni appetizers, delle tartare e poco altro.

Noi abbiamo scelto di prendere due antipasti, “Squiddy” delle seppie con verdure alla lemongrass e “B.A.M” delle bombette di Alberobello. Entrambi buoni, ma non indimenticabili.


Dopodiché abbiamo scelto di provare il piatto forte e quindi abbiamo provato 2 tartare diverse: io ho preso quella di manzo con il condimento classico (capperi, senape, ecc) e Antonio quella di salmone, servita sopra della fregola condita con pesto di zucchine. Le tartare erano molto buone e ben condite, servite con un’insalata abbondante e ben curata.

 
 
Parliamo ora dei cocktail: si può scegliere di prendere il cocktail che viene proposto in abbinamento alla tartare scelta (la combo). Per questi cocktail viene specificata solo la base alcolica, il resto sta allo chef! Noi abbiamo scelto entrambi i cocktail che erano suggeriti. Per quella di manzo viene proposta una base di gin, ed è arrivato un gin tonic, per quella di salmone la base proposta era “bollicine” ed è quindi arrivato un prosecco leggermente aromatizzato alla frutta.
Questa volta avevamo ancora spazio per un dolce, e abbiamo preso il salame di cioccolato (buono, fatto con il cioccolato come piace a me, e non con il cacao!) e una crostata al limone e fragole (questa un po’ troppo aspra, o meglio non adatta ad essere un dolce post cena).
Gastronauti’s tips & tricks: abbiamo voluto provare questo concept di cocktail + cena, a posteriori posso dichiarare tranquillamente che preferisco sempre un buon calice di vino mente mangio. I prezzi sono a mio parere un po’ alti, per quello che vi ho descritto (e due caffè) il conto è stato 72€. The Fork ci è venuto incontro con uno sconto. Le materie prime sono sicuramente buone ma la sensazione, almeno per me, rimane sempre più quella di aperitivo che di vera e propria cena, ma questa è solo la mia opinione! DA PROVARE? Il Gastronauta dice “lo consiglierei per provare solo
la combo (tartare + cocktail), considerandola quindi come una cena leggera, che nelle calde serate estive male non fa.”


--> Il gentile proprietario Massimo, mi ha segnalato che dalla nostra visita il menù è stato rinnovato, non sono più presenti gli assaggi e le tipologie di tartare sono cambiate. Che dire, siamo ancora più curiosi di riprovarlo! <--

martedì 13 giugno 2017

Signori e signore… il tartufo!

Where: Savini Tartufi Truffle Restaurant, via Monte Grappa 12, 20124, Milano
Who: Sara e mamma di Sara (Madrina)
What: il tartufo come protagonista
Why: una cena fa sempre piacere

Ciao gastronauti, oggi vi racconto di una cena molto ricercata, di quelle che ti fanno alzare da tavola soddisfatto! Siamo da Savini Tartufi Truffle Restaurant dentro l’hotel NH a Milano. Fin dal primo impatto si nota una location curata, intima e molto elegante.
Arriva il momento del menù e insieme ci viene offerto un cocktail a base di gin, prosecco e aggiunta di limone, molto fresco! Ci arrivano inoltre delle peschiole in salamoia con olio al tartufo (per chi, come me, non sapeva cosa fossero, sono delle pesche raccolte appositamente acerbe) e un crostino con speck finocchio e tartufo nero.


Il cameriere ci spiega che quasi tutti i piatti sono proposti in 3 varianti, senza tartufo, con tartufo nero o con tartufo bianchetto. Ci spiega le varie differenze tra i tartufi e il concept. Il ristorante vuole proporre un viaggio nel mondo del tartufo cercando di abbinarlo anche ad ingredienti che potrebbero sembrare azzardati. Sia io che mia mamma, per non rischiare che il tartufo diventasse troppo stucchevole abbiamo ordinato una portata con tartufo e una senza.
Io ho cominciato con dei mezzi paccheri con crema di zucca, capesante grigliate e lardo di colonnata, semplicemente divini. C’era inoltre il sale maldon aromatizzato al tartufo che dava una croccantezza e un quid in più spettacolare. Ho poi proseguito con un abbinamento classico, per poter gustare al meglio il tartufo, tartare con nocciole e tartufo bianchetto.

Madrina ha invece scelto un antipasto di burrata con sedano croccante e acciughe, senza tartufo, e un primo piatto con tartufo nero, degli scrigni, cioè ravioloni ripieni di burrata su crema di lattughino.

Nonostante le porzioni fossero più che generose abbiamo voluto provare anche un dolcino, io mi sono lanciata, ascoltando il consiglio del cameriere, sul “Tiramisù experience”, ovvero biscotto al burro di tartufo con crema di mascarpone e gocce di cioccolato e cacao con spolverata di tartufo nero… sorprendentemente azzeccato! Mia mamma invece si è lasciata tentare da un dolce non dolce, cioè dalla selezione di pecorini (degno di nota quello allo zafferano) con varie salse (miele bianco al tartufo, crema di bergamotto, crema al chianti).

 Ci sono poi stati offerti, da buona tradizione toscana, cantucci e vin santo e dei tartufini al cioccolato aromatizzati al tartufo. Questi ultimi, e altri prodotti marcati Savini, sono disponibili in cassa per l’acquisto.
 
Gastronauti’s tips & tricks: i piatti del menù sono davvero tutti interessanti, dai classici per accompagnare al meglio il tartufo (tagliolini, uovo, tartare) a quelli più particolari come i nostri primi piatti. Sta a voi scegliere quanto, e se, inserire il tartufo. Savini è una famiglia toscana famosa nel mondo dei tartufi, ci hanno raccontato di avere due location a Milano, questa più il Tartufotto in Brera, poi sono presenti al Mercato comunale di Roma e a quello generale di Firenze, hanno grandi progetti che siamo curiosi di monitorare! Il prezzo, come potete immaginare, non è modico, in tutto abbiamo speso 70€ a testa, però il tartufo è abbondante e anche le porzioni non sono per nulla risicate, quindi per me il prezzo è giustificato. Inoltre c'è sempre The Fork che vi viene incontro con degli sconti, tenete monitorate entrambe le location milanesi! DA PROVARE? Il Gastronauta dice “per una cena dove il tartufo regna sovrano.. assolutamente sì”

giovedì 8 giugno 2017

Pita Gyros con salsa Tzatziki

Il gyros è un cibo da strada tipico della Grecia, molto simile al kebab, ripieno di carne di maiale che viene cotta su lunghi spiedi e tagliata in fettine sottili.  

Se non siete mai stati in Grecia o ne avete nostalgia (io personalmente passai un'intera settimana di gita delle superiori a mangiarlo), vi suggeriamo qui come riassaporare quei sapori!

E' una ricetta molto semplice, ma molto gustosa, e vi farà fare sempre bella figura.

Ma... cominciamo!!!

INGREDIENTI:

  • lonza di maiale, 1 kg
  • cipolle bianche, 1
  • lattuga iceberg, 200 g
  • pomodori ramati, 200 g
  • pepe nero, q.b.
  • Pita, 8
Per la salsa Tzatziki:
  • cetrioli, 1
  • yogurt greco, 400 g
  • aceto di vino bianco, q.b.
  • sale, q.b.
  • olio, q.b.

 
PROCEDIMENTO:


Tagliamo a straccetti la carne di maiale, e la disponiamo su una teglia ben oleata, saliamo e pepiamo e inforniamo a 180°C per 5/10 minuti in forno preriscaldato (regolatevi sulla doratura grandezza della carne per i minuti), dovremo ottenere una carne ben cotta e croccante.

Nel mentre tagliamo le verdure e le mettiamo in una ciotola da portata.

Puliamo il cetriolo e lo gratuggiamo, scolandolo un po' dell'acqua che rilascerà e lo mettiamo in una ciotola con lo yogurt, l'aceto, l'aglio, il sale e mescoliamo il tutto, ottenendo così una gustosa salsa tzatziki (ottima per accompagnare anche altri tipi di carne, come ad esempio quella alla griglia).

Quando la carne sarà cotta, scaldiamo le pita su una piastra.

Portiamo il tutto in tavola, dove ogni commensale potrà assemblare la propria Pita Gyros.

Io personalmente, spalmo un po' di salsa sul pane e poi aggiungo la carne, qualche fetta di pomodoro e cipolla, ma c'è anche chi aggiunge le patatine... insomma quello che più vi piace.

Buon appetito Gastronauti! 😊