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giovedì 31 agosto 2017

Tacos, sangria e buona compagnia

Where: La Piedra Del Sol, Via Cornalia, 2, 20124, Milano
Who: Sara, Althea, Silvia e Laura
What: Messicano
Why: compleanno Silvia
Ciao Gastronauti, oggi siamo a Milano ma ci spostiamo in… Messico! Siamo da Piedra del Sol nelle viette tranquille tra Centrale e Repubblica. Il ristorante è aperto da anni e tra i locali che offrono questa cucina si è guadagnato una certa fama. E’ arredato con i classici tavoloni di legno e i cappelloni appesi alle pareti.

Era davvero una vita che non andavamo al messicano, quindi sul menù ci siamo soffermate un po’ più a lungo del solito. Alla fine abbiamo deciso di partire con un antipasto da dividerci, i “nachos tipicos” con formaggio fuso e peperoni dolci e piccanti.   


Abbiamo poi proseguito ognuna con un piatto diverso. Althea e Silvia hanno ordinato il classico burrito che non stanca mai, una in versione vegetariana e l’altra con il manzo. La portata era accompagnata da “frijoles” una purea di fagioli e da riso condito con piselli e paprika.


Io ho scelto i taquitos de guisados, un gustoso mix di tortillas con diversi ripieni: il picadillo, tinga di pollo e chili con carne. Anche il mio piatto è stato servito con riso mex, e frijoles.


Infine Laura ha optato per una variante con il pesce cioè le enchiladas zuisas. Il piatto era composto da tre tortillas di farina di mais ripiene di gamberi, polpa di granchio e salsa roja, accompagnato da insalata di pomodori e guacamole.


Abbiamo accompagnato la cena con una sangria, so che starete pensando che è spagnola e non messicana ma non ci andavano i cocktail J Mentre per il dolce avevamo davvero finito lo spazio e quindi abbiamo concluso con un caffè. 

Gastronauti’s tips & tricks: la cucina messicana mi è sempre piaciuta e una volta ogni tanto la mangio volentieri. I piatti sono molto abbondanti, con uno di quelli che vengono definiti “piatto forte” a testa sarete più che sazi! Questo fa si che anche la spesa sia contenuta. La cena ci è stata gentilmente offerta da Silvia per il suo compleanno, grazie Silvia! Il conto in ogni caso, sarebbe stato di circa 25€ a testa. Questo ristorante offre una vasta quantità di piatti tra cui scegliere, quindi potrete stare più sul classico, come abbiamo fatto noi, oppure lanciarvi in qualcosa di più particolare se siete già esperti di questa cucina. DA PROVARE? Il Gastronauta dice “per mangiare messicano a Milano consigliato!”

sabato 12 agosto 2017

Lo Spumante degli Abissi



Ciao esploratori del gusto, e bentornati con la rubrica "lo sapevate che...?", oggi vogliamo farvi conoscere uno spumante molto particolare, che come da titolo, viene lasciato sul fondo del mare a maturare, in condizioni ambientali uniche.

"Condizioni ambientali: per realizzare questo tipo di spumante, è noto, che si necessita di un ambiente che possegga le condizioni di temperatura e luce particolari (grotte e cunicoli sotterranei)."
"Guardandomi attorno e pensando agli antichi relitti dei galeoni in fondo al mare, che più volte hanno restituito prodotti alimentari (vino) ottimamente conservato dalla caratteristiche organolettiche intatte."
"Coniugando la mia passione per il vino e il mare, ho pensato che l’ambiente ideale poteva proprio essere il fondale marino. Profondità 60 mt, temperatura costante +15°, penombra, contropressione e una serie di fattori favorevoli per ottenere in questo contesto ideale lo spumante più esclusivo!"
La zona prescelta per la maturazione di questo spumante  è la baia del silenzio, a Sestri Levante.


Le bottiglie si presentano in modo molto particolare, esse infatti mantengono i segni dei lunghi mesi sotto la superficie del mare, con incrostazioni e sedimentazioni che ancora ricoprono la bottiglia.
Questa "sporcizia" che tale non è, ma anzi è motivo di orgoglio e maggior pregio per la bottiglia stessa. Potrebbe capitare di acquistarne una con sopra una stella marina che potrà essere tenuta come oggetto di arredamento in cucina.






Io personalmente ho conosciuto questo vino mentre ero in vacanza a Chiavari, città nella quale ha sede la cantina che lo produce, e mi sento di consigliarvi e di farvi conoscere questo prodotto.

Vi rimando al sito internet sul quale potrete effettuare l'ordine e all'indirizzo della cantina, se mai vi venisse voglia di una bella gita in Liguria!

http://www.bissonvini.it/moduli/774/spumante-abissi.html

E' un vino secondo me adatto ad un regalo, poiché unisce un sapore unico ad un grande impatto visivo che vi farà fare colpo!

E voi lo conoscevate? Fatecelo sapere! :)


martedì 8 agosto 2017

La Francia che non ti aspetti

Where: Delifrance, Via Amerigo Vespucci, 12, 20124 Milano
Who: Sara e mamma di Sara
What: cucina francese
Why: una cena fa sempre piacere
Ciao Gastronauti, oggi vi racconto di un bistrot davvero carino che abbiamo scoperto grazie a The Fork. L’ambiente è molto curato e moderno e ben si addice alla modernissima zona di Gae Aulenti. Questo bistrot propone cucina francese, e come ogni bistrot che si rispetti, propone poche scelte di piatti, ma fidatevi farete fatica a scegliere.

Il gestore di sala Marco è stato molto gentile e non ha esitato a proporsi di aiutarci nella scelta. Inoltre ci ha regalato qualche aneddoto interessante sulla storia dei piatti che abbiamo assaggiato. Subito ci è stata servita una tapenade, tipica della Costa Azzurra, cioè una salsa a base di capperi, acciughe, olive, mandorle e limone da accompagnare con i crostini. Molto sfiziosa!



Arriviamo a noi, cosa abbiamo mangiato? Per gli antipasti abbiamo scelto due piatti diversi, io ho provato “il preferito di Cro Magnon”, cioè una tartare di manzo condita con wasabi, uovo e crema d’aglio. La tartare aveva un sapore molto saporito e deciso. Il piatto era accompagnato da una fetta sottile di pane abbrustolita con sopra cipolla pickles, germogli, e rapanelli che andavano ad ammorbidire la sapidità della tartare. Morale? Buonissima! 



Mia mamma ha invece optato per le “yin et yang provencal”. Il piatto consisteva in una sfoglia con purè di piselli e menta, fave, asparagi, pomodorini “tatin” e germogli di basilico. Il sapore di questo piatto era più delicato, ma la freschezza delle verdure e la menta regalavano quel quid in più. Promosso anche questo!


Per il secondo abbiamo scelto lo stesso piatto, “le joyau de Kayna”, cioè sella d’agnello con tabulè, melanzane mignon e un crostino fritto con purè di ceci. In questo piatto il quid in più era dato dalla cottura perfetta della carne e poi dalla freschezza del tabulé che ci ha rivelato essere cotto in acqua di pomodoro. Inoltre si sentiva anche un piacevole sentore di olio all’arancia.


Vista l’alta qualità dei piatti non abbiamo voluto rinunciare al dolcino. Io ho scelto di assaggiare una èclair al cioccolato e mia mamma una classica tarte tatin con mele calde e gelato freddo. Entrambi buonissimi!



La nostra cena è stata accompagnata da un bicchiere di Bordeaux del 2015 e siamo poi state omaggiate con un caffè accompagnato da uno sfizioso macaron e un vino moscato.



Gastronauti’s tips & tricks: la gentilezza del gestore è stata veramente piacevole, come avevo già scritto per MOT Bistrot se qualcuno fa il suo lavoro con piacere il cliente lo percepisce. Il cibo è stato davvero una sorpresa in positivo, ottima presentazione e ottima qualità. The Fork ci ha regalato lo sconto del 50% altrimenti il conto sarebbe stato di 50€ a testa, secondo me giusti, rapportati alla qualità e particolarità dei piatti. DA PROVARE? Il Gastronauta dice “per una cena un po’ chic, decisamente consigliato!”

mercoledì 2 agosto 2017

Pesche sciroppate al tonno

Gastronauti, oggi il protagonista è un antipasto freddo molto particolare, arriva dal Belgio!
Ho scoperto questa ricetta grazie a Martine, la mamma del mio amico Emanuele, la ricetta infatti è belga proprio come lei.

Siamo ad agosto, voglia di accendere il forno zero, quindi per un picnic o per una cena tra amici, questo antipasto potrà stupire i vostri ospiti, facile e soprattutto.... veloce!

Appena ho sentito questa ricetta, ero scettica, ma come ci piace ripetere, la definizione del termine Gastronauti recita “l'indole di una persona per la ricerca e la scoperta gastronomica”. Non potevo quindi tirarmi indietro!

Ingredienti:
La dose varia in base a quante pesche volete riempire, quindi regolatevi ad occhio su quanto ripieno fare (indicativamente per 1 scatola da 8 mezze pesche dovrebbe bastare una scatola di tonno medio).

  • Pesche sciroppate
  • Tonno al naturale (io ho usato quello all'olio sgocciolandolo ben bene)
  • 2/3 cucchiai maionese
  • Prezzemolo
  • Sale e pepe
  • Qualche acciughina (facoltativa)
  • Capperi di guarnizione




Procedimento:
Unire tutti gli ingredienti per comporre la crema del ripieno. Sgocciolare molto bene le pesche sciroppate e riempitele con la crema creata.


Gastronauti’s tips and tricks: Una variante può essere usare un po’ di olio di oliva invece della maionese, invece delle acciughine mettere qualche cappero, mettere un po' di scalogno, insomma diciamo che le varianti ci sono a vostro gusto. A me piacciono i sapori forti quindi ho usato sia capperi che acciughe.